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Rating: PG (Alcuni Elementi Tematici | Breve Violenza | Rude Humor | Linguaggio)
Genere: Bambini e famiglia, Fantasy, Commedia, Animazione
Lingua originale: inglese
Regia: Enrico Casarosa
Produttore: Andrea Warren
Sceneggiatore: Jesse Andrews, Mike Jones
Data di uscita (trasmissione): 18 giugno 2021
Durata: 1h 40m
Coproduzione: Pixar Animation Studios, Walt Disney Pictures
Mix audio: Dolby Atmos, Dolby Digital
Proporzioni: Piatto (1,85: 1)
La costa italiana non è mai stata così attraente come a Luca.
È vero che Luca è un film d’animazione, quindi i colori sono marcati. Ma accidenti, se non hai voglia di fare un tuffo rinfrescante nelle acque scintillanti e lavare via le tue preoccupazioni.
Sebbene l’esperienza non sia così viscerale come la realtà, Luca ha anche quell’effetto come un film per famiglie affascinante e simpatico che ti dà il calore e la sfocatura senza raggiungere i tessuti come la maggior parte dei film Pixar.
C’è un interessante enigma che la Pixar ha creato per se stessa, nel senso che ci sono aspettative che i loro film attingeranno alle riserve di catarsi emotiva del loro pubblico, causando quasi un’epifania toccante sulla vita stessa.
La Pixar lo ha fatto diverse volte, attraverso Inside Out, Up, Toy Story 3 e, più recentemente, Soul, la cui storia sullo scopo e la grazia nei piccoli momenti della vita ha subito un duro colpo alla fine di un tumultuoso 2020.
Ma non tutti i film Pixar hanno una sorta di terapia della cultura pop. Alcuni film Pixar possono essere ottimisti e divertenti. Luca è uno di quei film Pixar: divertente, splendidamente animato e incontrastato.
Con i toni della Sirenetta, di Mark Twain o dell’amicizia d’infanzia in L’amica geniale, Luca si svolge sulla Riviera italiana a metà del XX secolo. Luca (Jacob Tremblay) è un giovane mostro marino che vive al largo della costa con i suoi genitori (Maya Rudolph e Jim Gaffigan) e sua nonna.
I suoi genitori lo hanno avvertito di nascondersi se mai vede degli umani (“mostri della terra”) attraversare le sue barche, perché erano “qui per commettere un omicidio”. Ma Luca era curioso della vita al piano di sopra, anche se non canta di whozits, whatzits e cose del genere.
Un giorno, mentre raduna dei pesci in un’erba di alghe, Luca vede qualcosa di luccicante nelle vicinanze: una scia di oggetti umani che conduce ad Alberto (Jack Dylan Grazer). Alberto è l’opposto di Luca, fiducioso e sfacciato alla timidezza ansiosa di Luca.
Quello che Luca non sa è che quando i mostri marini vanno a terra, prendono forma umana (le loro squame si trasformano in pelle, la loro coda scompare) e possono passare per persone. Alberto è un sedicente esperto di persone e Luca è più che felice di unirsi a lui.
Incantato dal tesoro di esseri umani di Alberto, ciò che lo attrae di più è il poster di una Vespa scintillante, simbolo di libertà e avventura. Infine si recano a Portorosso, un piccolo villaggio di pescatori pieno di promesse, nascondendo le loro identità segrete.
Ed è proprio di questo che si tratta Luca, quella spinta a esplorare, scoprire e sperimentare qualcosa di nuovo, basato su questa bellissima storia di amicizie d’infanzia, in particolare quell’amico selvaggio che ti spinge a rischiare qualcosa di cui non sapevi di essere capace. .
L’animazione è esilarante e colorata con una piccola cittadina italiana degli anni ’50 che appare sullo schermo con i suoi personaggi secondari, tra cui la coraggiosa Giulia (Emma Berman), una giovane umana il cui più grande desiderio è vincere il triathlon della città, la Coppa Portorosso.
Il regista Enrico Casarosa confeziona Luca con piccoli tocchi che vanno dalla gelataria e la pasta al pesto tipica della regione alle statue e alla fontana della città. È un turbine e una vivida evocazione del luogo.
Le performance vocali di Tremblay, Grazer e Berman irradiano gioia e ottimismo giovanile, portando sapori distintivi a ciascuno dei loro personaggi; questo è particolarmente impressionante dato che covid significava che a volte venivano registrati negli armadi dei loro genitori piuttosto che in uno studio professionale.
Luca è un film vincente su molti livelli e funziona al meglio come una storia vibrante sulle pure gioie dell’immaginazione e dell’avventura dell’infanzia.
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Liberati dai confini del loro habitat sottomarino, Luca e Alberto esplorano le delizie che si trovano nella cittadina di Portorosso, situata sulla Riviera Ligure. Durante il loro viaggio, fanno amicizia con una ragazza del posto, Giulia (Emma Berman), e si scontrano con il più noto bullo di Portorosso, Ercole Visconti (Saverino Raimondo). Giulia incoraggia i mostri marini sotto copertura a prendere parte alla gara della Portorosso Cup, il “grande evento” annuale della città, sfidando così la supremazia di Ercole, che è un vincitore ripetuto. Nel frattempo i genitori di Luca, avendo indovinato dove fosse andato il figlio, si misero all’inseguimento.
L’ambientazione di Luca, ispirata all’infanzia genovese del regista Enrico Casarosa, costruisce il mondo abbastanza da dare vita alla piccola città costiera negli anni ’50 o ’60. (Ha meno successo nello sviluppo della comunità sottomarina dei mostri. marine). In linea con il desiderio dichiarato della Pixar di espandere le sue location cinematografiche in quante più aree geografiche diverse (e talvolta fantastiche), Luca fa un buon lavoro nell’aprire una nuova frontiera. Tuttavia, è un peccato che la storia non corrisponda all’atmosfera o alle immagini.
Come è comune nei film Pixar, l’animazione è costantemente forte e, a volte, bella. Molti degli animatori hanno visitato la Riviera italiana per familiarizzare con le persone e i luoghi, e l’intima conoscenza di Casarosa dell’ambientazione ha fornito ulteriore rinforzo. A differenza di molte recenti offerte Disney/Pixar, Luca arriva senza il sostegno del potere delle star. I nomi più noti del cast sono Jacob Tremblay, Maya Rudolph, Jim Gaffigan e Sacha Baron Cohen. (Gli ultimi tre hanno piccoli ruoli secondari.) Molte delle voci sono fornite da estranei. Questo è chiaramente un caso in cui i registi non volevano contrattare con i contributi di un attore di prim’ordine per aumentare la visibilità del film.
Casarosa ha ammesso che gran parte della storia di Luca è semi-autobiografica. Altri hanno sottolineato che l’aspetto “nell’armadio” dell’esistenza dei mostri marini sulla terraferma riflette le esperienze di coloro che nascondono la propria sessualità per paura di una reazione sociale. Tuttavia, questi aspetti, che costituiscono un interessante foraggio dietro le quinte, non si aggiungono alla magrezza della narrazione. Luca prende il testimone della Pixar da Soul e si imbatte in lui. Considerando la facilità di accesso (disponibile direttamente per Disney+ senza sovrapprezzo), vale la pena vederlo, soprattutto per i bambini. Ma nel catalogo generale della Pixar, è difficile immaginare che questa sia più di una curiosità vagamente ricordata.
È sempre un buon momento quando i commenti del mondo reale si fanno strada nei film d’animazione. Tensione per paura dell’ignoto. Stress dovuto a differenze visive. Non c’è bisogno di temere chi è diverso da te. Abbiamo più cose in comune di quanto pensi. Questi sono solo alcuni dei temi più profondi dell’ultimo film della Pixar, Luca.
Adoro immergerti in altre culture e imparare le loro usanze. Ero preoccupato che alcuni degli attributi culturali sarebbero diventati stereotipati o cliché, ma mi sbagliavo. Luca è una delizia coinvolgente e gustosa con colori vivaci e cultura autentica, e presenta un altro fantastico duo in Luca e Alberto.
Luca segue il suo personaggio principale Luca Paguro, un piccolo mostro marino timido e bonario. Fa quello che gli viene detto. Si prende cura del suo branco di pesci e non viene mai a galla, finché non incontra Alberto Scorfano, il mostro marino che è letteralmente un pesce fuor d’acqua. La sfida di essere un mostro marino a terra è tenerlo segreto, specialmente in un villaggio di pescatori costruito sulle leggende dell’uccisione dei mostri marini. Luca e Alberto vivono un’estate epica sulla Riviera Ligure ricca di nuove esperienze e di un legame che durerà tutta la vita.
Il film è diretto da Enrico Casarosa (La Luna) e co-scritto da Jesse Andrews (Earl and the Dying Girl and me) e Mike Jones (Soul). Il film è interpretato dai doppiatori di Jacob Tremblay (Good Boys), Jack Dylan Grazer (Shazam), Sacha Baron Cohen (Borat), Maya Rudolph (Bridesmaids), Giacomo Gianniotti (Grey’s Anatomy), Jim Gaffigan (Troop Zero). e il nuovo arrivato. Emma Berman.
Luca è, in sostanza, un film sull’amicizia, un’amicizia che tutti vorremmo prima o poi. Qualcuno con cui pianificare grandi avventure, che non rida dei nostri sogni stravaganti e qualcuno che ci porti fuori dalla nostra zona di comfort. Alcuni di noi sono abbastanza fortunati da averne uno, figuriamoci tutti e tre. L’amicizia di Luca e Alberto è affascinante e innocente. Certo, non è perfetto, e perché dovrebbe esserlo? La loro amicizia è uno dei motivi per cui questo film funziona così bene. È l’infanzia. Sono due ragazzini che hanno la migliore estate della loro vita. La loro amicizia sprigiona una nostalgia che avvolge l’intero film.
Luca e Alberto mettono in luce non solo il tema dell’amicizia, ma anche quello dell’appartenenza. I due rappresentano tutti i bambini che hanno mai sentito di non appartenere, i bambini che sono nel loro mondo perché quello in cui vivono non li accetta per quello che sono. Quando trovi quella persona che ti afferra ed è strana con te, è eccitante. Luca, Alberto e anche la loro nuova amica Giulia, che compare più avanti nel film, sono consapevoli della loro esteriorità al punto da darsi un nome e imparare quanto sia importante restare uniti. In così giovane età, Luca e Alberto capiscono cosa significa essere un vero amico e volere il meglio per qualcuno, anche se significa stare lontani per un po’.
Luca ci porta in un’avventura selvaggia in una piccola città della Riviera italiana. Nella vita reale, sono socialmente distante e sono seduto sul mio divano. Ma, nella mia mente, sto mangiando il gelato accanto a una Vespa. L’insetto del viaggio ha colpito, e ha colpito duramente dopo aver visto Luca. L’attenzione ai dettagli era incredibile. Dai colori accesi, dal paesaggio, dal cibo, dalle piccole frasi italiane incastonate nel dialogo, è stata riconosciuta e aggiornata l’identità culturale del popolo italiano. Il regista Casarosa si è proposto di includere quanta più autenticità possibile, e si vede.
Mentre c’erano molte cose incredibili in questo film, c’erano alcune cose che avrebbero potuto essere gestite meglio. Per prima cosa, c’è stato un momento più pesante nel film che non è mai stato completamente aggiornato. Sebbene il film si intitoli Luca, impariamo molto su Alberto e su come la sua amicizia con Luca cambi la sua vita. Vorrei che avessimo potuto approfondire il passato di Alberto. Abbiamo una piccola apertura al passato dove ci rendiamo conto da dove viene il “Bruno” di Alberto. Bruno è quella voce che ci dice che non possiamo fare qualcosa o che abbiamo paura. Il Bruno di Alberto si è sviluppato quando suo padre se n’è andato. È molto più commovente di quando Luca si è accorto che “Bruno” era venuto per lui mentre si preparava a infrangere le regole. Avrebbe dato più dimensione al film. Ma come tale, Luca è ancora un film puramente positivo.
Luca è un’esperienza calda e familiare che ci ricorda a cosa servono gli amici (come la ballata di Dionne Warwick). Il film è pieno di positività, ottimismo e determinazione, tutte cose fantastiche che lo rendono un fantastico film Pixar. Luca è il personaggio che rappresenta tutti, a qualsiasi età, che vogliono uscire dalla loro zona di comfort e conoscere altre persone, conoscere altre culture e fare nuove amicizie lungo la strada.